Centro di primo ascolto

Dal 2011 operiamo sul territorio di Stezzano, in collaborazione con i paesi di Azzano San Paolo e Zanica.
Il Centro d’Ascolto è un “luogo” in cui le persone in difficoltà possono sperimentare la presenza e la condivisione della comunità cristiana, attraverso l’ascolto, la relazione e la risposta al bisogno;
“un’antenna”, un punto di osservazione privilegiato, che permette alla comunità cristiana di osservare, conoscere e “condividere” i bisogni concreti delle persone in difficoltà;
un “espressione” del lavoro di un gruppo di persone che vivono l’ascolto come attenzione e servizio reso ad ogni persona in difficoltà.

Il CPAeC è un segno visibile dell’impegno della Caritas parrocchiale che è al servizio della pastorale della carità. In esso la comunità cristiana attraverso l’impegno di alcuni operatori rende quotidianamente visibile l’attenzione e la sollecitudine per i poveri

Il CPAeC è allora:
una “porta aperta” per ascoltare e dare attenzione a persone in difficoltà secondo lo spirito evangelico, attraverso un’azione costante di coinvolgimento dell’interessato, della famiglia e della realtà ecclesiale e civile per contribuire al superamento di situazioni di bisogno e al ripristino dell’autonomia del soggetto stesso
uno “strumento” per diffondere una cultura della solidarietà nei confronti:

  • delle persone in difficoltà, per dar loro voce e per aiutarle ad essere protagoniste e soggetti attivi nel superamento della loro condizione di disagio e nella ricerca di se stesse;
  • dei volontari e degli operatori, che vi trovano uno spazio di confronto per crescere, come uomini e come cristiani, nella prossimità e nel servizio ai fratelli;
  • della comunità cristiana, perché viva il proprio essere “comunione” in una continua tensione missionaria, percorrendo i cammini di sofferenza e di disagio delle persone, perché al di là dei bisogni che le opprimono, emerga sempre la grandezza della loro dignità.

Attualmente al centro operano 11 volontari, 6 di Stezzano 3 di Zanica e 2 di Azzano San Paolo.
In questo periodo il Centro è aperto una volta alla settimana, nel pomeriggio di mercoledì.

  • Gli aiuti che forniamo, vengono tutti analizzati e confrontati in equipe, ogni lunedì sera e poi si passa al confronto con i servizi sociali, pur mantenendo un’autonomia nelle scelte fatte. Si cerca di finalizzare l’aiuto cercando di coinvolgere la persona aiutata, affinchè possa mettere in campo anche le proprie energie. Cerchiamo di educare la persona perchè possa arrivare a responsabilizzarsi meglio rispetto alle proprie abitudini familiari, soprattutto se si tratta di famiglie con bambini. Il centro d’ascolto e i servizi sociali del proprio territorio in questi anni hanno instaurato un rapporto positivo e di costante collaborazione. Ci sentiamo soggetti credibili, nei confronti di tutte e tre le amministrazioni. (Stezzano, Azzano San Paolo, Zanica)
  • Il Centro d’ascolto si finanzia con contributi da parte di privati, da parte di associazioni di volontariato che sul territorio, contribuiscono con donazioni annuali che prevalentemente vengono utilizzate per pagare i progetti lavorativi. Collaboriamo inoltre con il gruppo San Vincenzo. Sono stati sottoscritti accordi di collaborazione con due comuni (Azzano San Polo e Zanica e si sta’ definendo una convenzione anche con il comune di Stezzano.
  • Siamo sempre alla ricerca di realtà sul territorio disponibili ad accogliere i nostri assistiti per progetti lavorativi, che se pur brevi possono in qualche modo ridare fiducia e sostegno a queste persone.
  •  Nel periodo determinato dall’emergenza Covid 19, la Caritas Diocesana, ha messo in essere due progetti di sostegno economico per le famiglie e le aziende, che si sono ritrovate ad affrontare un conseguente periodo di ulteriore emergenza. Questi progetti vengono seguiti e portati avanti da operatori del centro che ascoltano, verificano e raccolgono tutte le informazioni utili per la definizione degli aiuti.