Villa Moroni

è collocata lungo il lato nord di Piazza della Libertà di Stezzano. Il nucleo originario della villa risale al Settecento, ma dell’antica struttura rimane oggi ben poco, poiché il Conte Antonio Moroni vi apportò sostanziali modifiche nel 1815.

Il Conte Moroni, noto e illustre personaggio della storia bergamasca, fu membro della Consulta di Lione del 1802, nonché Ciambellano di Sua Altezza il Duca di Sassonia Weimar. Per la ristrutturazione della villa Moroni si affidò all’architetto Giacomo Bianconi, allievo di Piermarini e docente presso l’Accademia Carrara di Bergamo dal 1810 al 1844. Assecondando le aspirazioni del committente, Bianconi operò sulla tenuta in modo da renderla somigliante alla Villa Reale di Monza. L’architetto ampliò quindi la parte preesistente, aggiungendo la sezione est e le strutture di servizio; la facciata in gusto neoclassico rappresenta appieno l’effetto di grande sobrietà ed eleganza.

Il piano terra ospita le sale di rappresentanza, come il Salone centrale, affrescato con scene mitologiche e di ispirazione storica. La volta del salone da ballo è stata dipinto da Giulio Quaglio nel 1719; l’artista operò anche in altri edifici stezzanesi, come la Chiesa Parrocchiale e il Santuario Madonna dei Campi.

La villa appartiene oggi agli eredi della famiglia, che risiedono in un’ala riservata, e viene utilizzata per matrimoni e ricevimenti.

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